Non che sia propriamente brutto, Paul, però tra i film ironici, un po’ alternativi e dissacranti è vicino al grado zero della creatività. Paul è un alieno a forma di alieno, anzi è precisamente il prototipo da cui nasce l’iconografia aliena (come Roger di American Dad), quello schiantatosi nel ’47 e portato nell’area 51. Rimane lì una sessantina d’anni, poi scappa e incontra Simon Pegg e Nick Frost, due impacciati amiconi maniaci della sci-fi, di ritorno dal Comic-Con di San Diego. Quindi Paul mette in scena tutto quello che deve: inseguimenti tendenti all’accumulazione, incontri on the road, piccoli complotti, superpoteri alla spicciolata, qualche battuta darwinista, un omino grigio (moderatamente) rude.
Non ci si può sorprendere ogni volta che l’ennesimo film sceglie di ripercorrere il percorso standard della sceneggiatura occidentale, altrimenti si vivrebbe in uno stato perpetuo d’incontrollato stupore, però un prodotto del genere dovrebbe vivere di piccoli accorgimenti, qualche idea, magari un po’ di guizzi iperbolici, e di questo in Paul c’è davvero poco. Nonostante l’istintiva simpatia per gli inglesi in avventuroso viaggio americano, finalmente immersi nei garbugli che cinema e fumetti hanno insegnato ad amare, tutto si risolve in una serie di citazioni di cui se si perde di vista l’autoreferenzialità metafilmica, che fa subito battuta pop e casualmente colta, rimane solo un implacabile senso di già visto.
(2,5/5)
scommetti che a me piacerà?
altro che scommettere, dovresti smettere di farti piacere queste cose, piuttosto.
scherzo, naturellement. e poi il film non è brutto, solo che non è neanche bello. fammi sape'.
sei tu che non capisci niente .-P
Comunque non so, Mottola alla fine non mi esalta. Vincerà il mio amore per Pegg e per Frost ma non ho grandi speranze… Diciamo che se ci fossero altri attori, probabilmente manco lo guarderei (un po' la fine di Adventureland, che ha quello lì del social netuorc).
L'ACQUA E' ALLA BASE DI TUTTA LA VITA, Mandrake…
(questa me la passarà come citazione? forse è troppo tirata…)
youtube.com/watch?v=guqq_8A-SRo&feature=related
a proposito di standard occidentali… e questa brutta ondata di scapoloni o quasi 40enni in viaggio con tanta fretta e tanta avventura e le donne a casa acide, incinte o prematrimoniali che li aspettano? E le droghe alla cazzo, battute sullo sperma, attori simpatici perchè più cicciotti…
Da quel che ho capito, sperma a parte, anche questo film qualcosina ce l'ha…
MAH
va beh, non esageriamo. Non credo che Frost e Pegg facciano film di certa bassa lega. Non sempre sono riusciti, ho visto sonore cagate, ma non quel tipo di cagate.
concordo con alice, credo che stavolta il duo non abbia brillato per originalità, ma non è certo a quei livelli di basezza. anzi, tutto sommato si tratta di un film piuttosto garbato.
Ne ho letto abbastanza bene altrove e comunque conto di recuperarlo più che altro per la coppia di attori che adoro.
si può vedere, ma era legittimo aspettarsi qualche guizzo in più.
ed alla fine è stato carino! Troppe citazioni, ho (sor)riso praticamente da subito…
era l’anno scorso, mi sembra più vecchio. forse qualcosa di carino c’è, ma questi film ipercitazionisti mi sembra rendano il cinema un po’ più piccolo.
non saprei, non trovo il “cinema” un qualcosa di sacro. Il citazionismo mi diverte molto e questo film è fatto per un target ben preciso. Credo che prodotti del genere se ne freghino abbastanza del “cinema” inteso come forma d’arte.
proprio perché non è sacro credo che non dovrebbe parlarsi troppo addosso. e in realtà queste opere possono esistere proprio concedendo ai film – più che al cinema – un’importanza così marcata che il solo loro ricordarli può giustificare fare altri film. tranne rari casi in cui si riesce comunque a introdurre delle novità, citazionismo e letture metafilmiche mi respingono.